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Sagra della Zucca di Sciolze

Trionfo di sapori locali con la Sagra della Zucca di Sciolze

Incontro di tradizione e sapori locali a Sciolze il 5 e il 6 ottobre con la Sagra della Zucca. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo e delle tradizioni locali. Un evento che, oltre a essere un’occasione di festa, si presenta come vetrina per la valorizzazione della filiera corta e dei prodotti a chilometro zero, in particolare della zucca. La sagra si aprirà sabato 5 mattina con la “Cammina Sciolze”, un’ escursione attraverso i paesaggi circostanti. La partenza è prevista alle 9:30 dagli impianti sportivi e sarà un’occasione per i partecipanti di esplorare le colline, immergendosi nella natura e apprezzando il territorio. Al termine della camminata, i partecipanti saranno accolti con un pranzo speciale a base di zucca nelle sue molteplici preparazioni. Sagra della Zucca sinonimo di cultura locale Domenica 6 ottobre, alle 9:30, in Piazza Italia, si aprirà il mercato della fiera con i produttori locali e artigiani. In questo modo si sostiene l’economia del territorio. Attraverso la collaborazione con Trifole&Trifole, associazione che promuove la cultura del tartufo piemontese, si consolida una sinergia tra i diversi attori della filiera agricola dimostrando l’importanza di eventi come questo che si dedicano alla celebrazione di prodotti locali. La Sagra della Zucca è anche promozione della cultura locale e coinvolgimento delle famiglie in attività educative. A partire dalle 11:00, della domenica, l’Associazione Il Melograno curerà un’area giochi per bambini, mentre gli alunni della Scuola elementare di Sciolze allestiranno un laboratorio-esposizione che mette in mostra la loro creatività. L’importanza di questi laboratori risiede nel sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità e del rispetto per il territorio. La fusione di gastronomia, arte e intrattenimento dimostra come l’evento sia radicato nella comunità e quanto essa rappresenti un momento di condivisione e partecipazione attiva per tutti. Grazie alla ricca offerta di prodotti locali, all’attenzione per la gastronomia e alle numerose attività culturali e ricreative, La Sagra della Zucca di Sciolze si conferma infatti un appuntamento molto apprezzato per chi desidera vivere un’esperienza autentica legata al territorio, ai suoi sapori e alle sue tradizioni.

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Elogio della Bionda di Villanova d'Asti

L’Elogio della Bionda: un evento di eccellenza gastronomica

Villanova d’Asti diventa protagonista di una delle fiere più attese nel panorama gastronomico piemontese: l’Elogio della Bionda dal 4 al 6 ottobre 2024. Giunto alla sua 65ª edizione, l’evento rappresenta una vera e propria celebrazione del Pollo Biondo Piemontese, una razza tipica della tradizione contadina locale. L’obiettivo è valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio, coinvolgendo produttori locali e operatori gastronomici in una fiera ricca di degustazioni e intrattenimenti. L’Elogio vero e proprio avverrà nella giornata di domenica 6 ottobre, quando Caterina e Giorgio Calabrese gli renderanno omaggio. Il tutto accompagnato da un mercato di prodotti tipici che offrirà al pubblico una varietà di sapori locali e non solo. Tradizione e autenticità all’Elogio della Bionda Non mancheranno momenti dedicati agli amanti della cucina e del buon cibo. Stand enogastronomici, degustazioni di prodotti alimentati di razza e tanto altro. Ci saranno, inoltre, attività e intrattenimento per tutte le età. Attività ludiche e spettacoli musicali, esibizioni e visite culturali. Tra questi, da non perdere l’esibizione della Filarmonica Comunale e delle Majorettes Silver Girls. La domenica sarà anche un’occasione per riscoprire la storia e le tradizioni della zona. Sarà possibile visitare il Museo del Lavoro e della Tradizione, ammirando l’esposizione di trattori d’epoca. L’Elogio della Bionda è dunque molto più di una semplice fiera: è un tributo alla cultura gastronomica e alla tradizione rurale piemontese.

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Sagra dell'Anguilla di Lombriasco

Undicesima edizione della Sagra dell’Anguilla

La Sagra dell’Anguilla torna a Lombriasco dal 4 all’8 ottobre 2024. Questa festa, arrivata alla sua undicesima edizione, si inserisce all’interno della tradizionale Festa Patronale. Rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona cucina e delle tradizioni locali. Per cinque giorni, le vie di Lombriasco si animeranno con stand gastronomici, spettacoli e intrattenimenti pensati per tutte le età. L’anguilla, la protagonista della sagra, verrà proposta in una varietà di ricette in grado di esaltare il prodotto, legato alla storia e alle tradizioni gastronomiche del territorio. Oltre al cibo, l’evento sarà accompagnato da un ricco programma. Musica, intrattenimento e tanti ospiti in un’atmosfera di festa e convivialità. Convivialità e buon cibo alla Sagra dell’Anguilla La Sagra dell’Anguilla rappresenta un’occasione che va a celebrare e promuovere un prodotto, l’anguilla, che fa parte del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Quest’ultimo si distingue per l’attenzione rivolta alla sostenibilità e alla tutela delle tradizioni locali. Partecipare a queste manifestazioni significa contribuire alla promozione di un turismo lento e consapevole, capace di valorizzare le peculiarità anche dei piccoli borghi piemontesi e delle loro comunità. Lombriasco si conferma un punto di riferimento per chi cerca l’autenticità, il buon cibo e la cultura. Una meta ideale per una gita fuori porta, in grado di coniugare il piacere del palato con la scoperta di un territorio ricco di storia e tradizioni.

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Fiera del Miele

La Fiera Regionale del Miele di Marentino

Un dolce weekend a Marentino con la Fiera Regionale del Miele. La città ospiterà domenica 29 settembre 2024, un evento imperdibile per gli appassionati di apicoltura e i sostenitori dei prodotti agroalimentari locali. La fiera aprirà le porte alle 9:00, offrendo una vasta gamma di prodotti tipici del territorio, tra cui il miele, vero protagonista della giornata, e una varietà di prodotti artigianali. Il programma della giornata include numerose attività pensate per tutte le età. Tra i momenti più attesi ci saranno la dimostrazione della smielatura presso l’apiario sperimentale. Successivamente laboratori didattici per grandi e piccoli, con la possibilità di imparare di più sulle api e sulla produzione del miele. La giornata sarà arricchita da esibizioni musicali e danze tradizionali, che accompagneranno i visitatori tra gli stand della mostra mercato. Il ruolo del Distretto del Cibo Non mancheranno, inoltre, spazi dedicati alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche. Grazie anche alla presenza di espositori appartenenti al Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, una realtà di riferimento per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali. Il Distretto del Cibo gioca un ruolo importante nel portare alla ribalta le specialità del territorio, che si affiancano ai prodotti apistici. Nel pomeriggio, i visitatori potranno partecipare a visite guidate all’apiario e al parco avventura di Casa Zuccala, un’occasione per immergersi nella natura e comprendere l’importanza della biodiversità locale. La fiera si concluderà alle 19:00 con la premiazione di concorsi e giochi a tema, tra cui il “Gioco dell’Ape”, che intratterrà le famiglie e i più piccoli. La Fiera Regionale del Miele non è solo una celebrazione dell’apicoltura, ma anche un momento di incontro tra tradizioni, cultura e innovazione, rappresentando al meglio l’unione tra il territorio e le sue produzioni. Un evento che sottolinea come l’agricoltura e l’artigianato locale siano fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la promozione del turismo enogastronomico nella regione. Per maggiori informazioni consultare il sito del Comune di Marentino.

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filiera corta distretto del cibo

Verso una filiera corta sostenibile e strutturata

Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese si pone in prima linea per rafforzare la filiera corta agroalimentare del territorio, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze locali e sostenere l’economia agricola regionale. Durante l’incontro svoltosi mercoledì a Palazzo Piemonte tra l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Paolo Bongioanni, e i rappresentanti dei Distretti del Cibo piemontesi, sono state gettate le basi per un percorso di collaborazione volto a migliorare l’accesso ai finanziamenti e a strutturare il sistema agroalimentare locale. L’assessore Bongioanni ha evidenziato come la delega specifica al Cibo, istituita dal ministro Lollobrigida, rappresenti un’importante opportunità per l’Italia e il Piemonte. Il suo piano prevede lo sviluppo di una filiera corta che valorizzi i prodotti tipici regionali, coinvolgendo produttori, commercio locale, mercati e ristorazione, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze piemontesi a livello locale, nazionale e internazionale. A breve, il Piemonte avrà l’opportunità di esporre i propri prodotti distintivi al G7 dell’agricoltura di Ortigia e al Salone del Gusto. Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, ha dichiarato: «La collaborazione con la Regione e con gli altri Distretti del Cibo è essenziale per promuovere le nostre eccellenze e dare nuove opportunità ai produttori locali. Partecipare a eventi come Terra Madre e Vinitaly dimostra il nostro impegno costante a valorizzare i prodotti del territorio. Sebbene la strada verso una filiera corta e sostenibile sia ancora lunga, unendo le forze possiamo raggiungere risultati concreti». Tra i progetti più significativi del Distretto del Chierese e Carmagnolese, spicca la partecipazione a Terra Madre il 29 settembre 2024, con la presentazione e degustazione di prodotti tipici, come il peperone di Carmagnola e il Freisa di Chieri. «Questo evento rappresenta una vetrina cruciale per far conoscere le eccellenze del territorio e offrire visibilità internazionale ai produttori locali.» La Regione Piemonte ha inoltre annunciato l’introduzione di un nuovo regolamento volto a facilitare l’accesso ai finanziamenti e a creare una maggiore sinergia tra istituzioni e realtà locali. Roberto Ghio ha commentato in merito: «Grazie alla collaborazione con la Regione e agli strumenti che ci verranno messi a disposizione, puntiamo a costruire una filiera sempre più efficiente e sostenibile, capace di rispondere alle sfide del mercato e valorizzare ulteriormente i nostri prodotti a livello nazionale e internazionale». Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese si conferma dunque come un attore chiave nello sviluppo della filiera corta piemontese, impegnato a generare valore economico, tutelare le tradizioni locali e proiettare le eccellenze del territorio sulla scena globale.

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Viverbe 2024

Viverbe 2024: un viaggio tra Erbe e tradizione a Pancalieri

Erbe officinali e piante vivaistiche, torna “Viverbe”. Dal 13 al 17 settembre, Pancalieri ospiterà la 43ª edizione di “Viverbe”, la rassegna piemontese dedicata ai vivai e alle erbe officinali. L’evento, un punto di riferimento per gli amanti dell’erboristeria, liquoristica, profumeria, cosmetica, apicoltura, dietetica e alimentazione naturale, offrirà l’occasione per scoprire il mondo delle piante officinali e dei loro molteplici utilizzi. Pancalieri terra di erbe officinali e menta  La manifestazione si estenderà per cinque giorni nelle vie del centro storico di Pancalieri. Saranno presenti espositori provenienti da tutto il Piemonte pronti a mostrare e vendere i loro prodotti. Tra le location principali, piazza San Nicolao e piazza delle Erbe, dove si trova il rinomato Museo della Menta e delle Piante Officinali, punto di attrazione per chi desidera immergersi nella storia e nella cultura delle piante medicinali. I visitatori avranno la possibilità di acquistare prodotti legati al benessere naturale, dall’erboristeria ai cosmetici naturali, senza dimenticare le delizie della liquoristica e dell’alimentazione sana. Tutte le attività saranno al coperto, garantendo lo svolgimento anche in caso di maltempo. Un programma ricco e diversificato Cinque giorni per immergersi nel mondo delle piante officinali. Il taglio del nastro sarà venerdì 13 settembre, dalle 19 in poi per proseguire sabato 14 e domenica 15 settembre, dalle 09 alle 24; e lunedì 16 e martedì 17 settembre, dalle 16 alle 24. Oltre all’esposizione, “Viverbe” 2024 offrirà laboratori gratuiti, dedicati a chi desidera apprendere tecniche e segreti legati al mondo delle erbe officinali. Sarà possibile iscriversi direttamente presso lo stand dell’organizzazione. L’apertura del Museo della Menta e delle Piante Officinali, sabato 14 e domenica 15 dalle 11 alle 18, arricchirà ulteriormente l’offerta culturale dell’evento. Grazie al sostegno di enti locali e al Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese, “Viverbe” 2024 si conferma un appuntamento imperdibile per chiunque voglia approfondire il mondo delle erbe, all’insegna della tradizione e dell’innovazione. Una manifestazione che riesce a coniugare la valorizzazione del patrimonio naturale con il benessere, in un’atmosfera festosa e coinvolgente.

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gallina

Villanova d’Asti entra ufficialmente nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese: la gallina bionda diventa protagonista

Piemonte, 3 settembre 2024 – Il Distretto del Cibo amplia la sua offerta di prodotti tipici accogliendo il Comune di Villanova d’Asti. «Con grande orgoglio, annunciamo che Villanova d’Asti è ufficialmente entrata a far parte del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, rafforzando il legame tra i comuni del territorio e valorizzando ulteriormente le eccellenze gastronomiche locali. Questo passo rappresenta un’importante opportunità per promuovere e tutelare le tradizioni culinarie della nostra zona, con un particolare focus sulla Gallina Bionda, piatto tipico di Villanova d’Asti», commenta Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Il Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese, noto per la sua attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto delle tradizioni, accoglie Villanova d’Asti come nuovo membro, arricchendo il proprio patrimonio gastronomico con la Gallina Bionda, simbolo della cucina locale. Questo prodotto, che si celebra ogni anno a ottobre con la sagra “Elogio della Bionda”, è rinomato per la sua delicatezza e autenticità, rappresenta al meglio l’identità culinaria del nostro territorio e diventerà una delle pietanze di punta del Distretto. La Bionda piemontese era un tempo molto diffusa in Piemonte. Negli anni Sessanta del Novecento industrializzazione e agricoltura intensiva causarono il declino della razza, che è adatta solo per l’allevamento in libertà. Il suo recuperò iniziò nel 1999. Alla Bionda piemontese è stato conferito lo statuto di prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) «Questo traguardo non rappresenta solo un riconoscimento del nostro impegno nella valorizzazione della nostra tradizione agricola e gastronomica, ma sottolinea soprattutto il profondo legame territoriale che storicamente ci unisce al Pianalto», conferma Roberto Peretti sindaco di Villanova d’Asti. L’ingresso di Villanova d’Asti nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese rappresenta infatti un’importante tappa nel percorso di promozione delle eccellenze locali e si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del territorio, attraverso iniziative volte a sostenere la filiera agroalimentare e a promuovere il turismo enogastronomico. Villanova è da sempre conosciuta per la produzione, l’allevamento e la vendita della gallina bionda, un simbolo non solo del comune di Villanova ma dell’intera area del Chierese e Carmagnolese. Tuttavia, il legame di Villanova con questo territorio va ben oltre l’aspetto produttivo: «È un legame che affonda le radici nella geologia e nella morfologia del nostro paesaggio, con il rio Banna che unisce Santena a Villanova e rafforza questa connessione naturale tra le nostre comunità – prosegue Peretti – Storicamente, Villanova è stata associata all’Altopiano del Poirinese, non a quello del Monferrato. Questo dettaglio è di fondamentale importanza poiché dimostra come, già in passato, la comunità Villanovese fosse integrata e unita a quella del Pianalto. Anche dal punto di vista storico, Villanova ha sempre mantenuto una relazione speciale con il Chierese-Carmagnolese, un legame che risale ai tempi dei Savoia e del marchesato di Saluzzo. La nostra tradizione di allevamento della gallina bionda, un animale che ha attraversato i secoli e che era presente sia nel nostro territorio che nei possedimenti dei Savoia, testimonia la nostra connessione storica e culturale con questo territorio». Non va dimenticato, inoltre, l’importanza del grano biondo, un altro prodotto tipico che da secoli viene coltivato nelle nostre terre e distribuito nel Pianalto e del Chierese Carmagnolese. Questo cereale rappresenta un altro filo conduttore tra Villanova e le comunità circostanti, un legame che rafforza ulteriormente l’identità condivisa. Ghio prosegue: «Siamo estremamente felici di accogliere Villanova d’Asti all’interno del nostro Distretto. La Gallina Bionda è un esempio perfetto di come la nostra terra sappia offrire prodotti di alta qualità, legati a tradizioni secolari. Con questa nuova collaborazione, siamo certi che riusciremo a valorizzare ulteriormente la cultura enogastronomica del territorio, creando nuove opportunità di crescita per tutti i comuni coinvolti». Conclude Ghio: «L’ingresso di Villanova nel distretto del Cibo del Chierese Carmagnolese non è solo una formalità, ma il riconoscimento di una storia comune, di tradizioni condivise e di una geografia che ci unisce profondamente. Siamo fieri di poter continuare a coltivare questi legami, portando avanti con orgoglio le nostre tradizioni, e guardando al futuro con la consapevolezza delle nostre radici storiche» Photocredit: Wikipedia

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Rassegna Zootecnica Regionale

La XX Rassegna Zootecnica Regionale a Riva Presso Chieri: una celebrazione della razza bovina piemontese

Riva Presso Chieri ospiterà la XX edizione della Rassegna Zootecnica Regionale, dal 28 agosto al 2 settembre 2024, un evento dedicato alla valorizzazione della razza bovina piemontese. Questo appuntamento, ormai consolidato nel panorama agricolo locale, rappresenta un’occasione unica per promuovere e sostenere le attività degli allevatori, in particolare le nuove generazioni, che continuano a perpetuare la tradizione di eccellenza legata alla carne piemontese, simbolo del territorio. La manifestazione si inserisce nel più ampio contesto del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese che con la sua rete di produttori, enti locali e associazioni, rappresenta un modello di sviluppo sostenibile che mira a integrare le tradizioni locali con le esigenze moderne del mercato. In questo contesto, la Rassegna Zootecnica diventa un evento di punta per esaltare la qualità della produzione bovina piemontese e per rafforzare l’identità culturale e gastronomica del territorio. La Rassegna non solo ha lo scopo di celebrare la razza bovina piemontese, ma anche come strumento di valorizzazione territoriale. La manifestazione è un’opportunità per rafforzare l’identità locale e sostenere i giovani allevatori, incentivando la crescita professionale e garantendo un futuro alla tradizione zootecnica della regione. Gli eventi della Rassegna Zootecnica La manifestazione avrà inizio mercoledì 28 agosto con un convegno organizzato da Coldiretti presso Palazzo Grosso, che esplorerà lo sviluppo della zootecnia in Piemonte. Nei giorni successivi, il programma offrirà una serie di iniziative variegate, tra cui il Simposio sulla piemontese, laboratori teatrali, gare di bocce e presentazioni delle attività delle associazioni locali, tutte all’insegna della promozione del territorio. Domenica 1 settembre ci sarà l’esposizione e la gara dei capi di razza bovina piemontese presso il Polo Agricolo di Piazza Falcone e Borsellino. La giornata sarà ulteriormente arricchita da una fiera mercato nel centro storico, esposizioni di macchine agricole, una biciclettata fieristica e un pranzo che celebrerà la tagliata di Fassone, organizzato in collaborazione con il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese. Nel pomeriggio, sono previste visite guidate a Palazzo Grosso e al Museo del Paesaggio Sonoro, oltre a diverse attività culturali e ricreative. La Rassegna si concluderà lunedì 2 settembre con la “Rassegna piccoli animali” e una serata musicale nei giardini comunali, con l’orchestra “Liscio Simpatia”. L’evento, patrocinato dal Comune di Riva Presso Chieri e dalla Regione Piemonte, rappresenta un’importante vetrina per la promozione della carne piemontese, simbolo di un patrimonio zootecnico di rilevanza nazionale e internazionale. La partecipazione e il successo dell’iniziativa sono resi possibili grazie anche alla collaborazione del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, oltre che di numerose altre realtà locali. La dedizione di tutti coloro che, anno dopo anno, contribuiscono alla realizzazione di questo appuntamento tradizionale, è il vero motore che garantisce il perdurare e il successo della manifestazione.

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Sagra del Pomodoro Costoluto

Cambiano dà il via alla 47ª Sagra del Pomodoro Costoluto

Il Comune di Cambiano si appresta a ospitare la 47ª edizione della Sagra del Pomodoro Costoluto, una celebrazione annuale che celebra uno dei prodotti più pregiati del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese. Quest’anno, la manifestazione si svolgerà nei giorni di sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, promettendo un weekend ricco di eventi, sapori e intrattenimento. Il pomodoro costoluto, protagonista indiscusso della sagra, è una varietà pregiata che cresce nei terreni di Cambiano, arricchiti da un materiale umile ma prezioso: l’argilla. Questo particolare tipo di suolo conferisce al pomodoro un sapore unico e una qualità che lo distingue nettamente da altre varietà. Il programma della Sagra del Pomodoro L’evento prenderà via sabato sera alle ore 19:30 con la “Gran frittura di pesce” presso l’Area Pro Loco, dove i partecipanti potranno assaporare piatti preparati con ingredienti freschi e locali. Alle 21:30, la DiscoInferno Band entrerà in scena per animare la serata con musica coinvolgente, creando un’atmosfera festosa che accompagnerà i visitatori fino a tarda notte. Domenica mattina, alle 10:00, il centro storico di Cambiano si trasformerà in un vivace mercato ortofrutticolo e degli hobbisti. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare e acquistare prodotti tipici provenienti dal Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese. Per chi è in cerca di avventure all’aria aperta, è possibile partecipare a una pedalata che partirà da Cambiano e arriverà a Riva presso Chieri. La partenza è prevista per le 10:30 e rappresenta un’occasione perfetta per scoprire i meravigliosi paesaggi della regione. Inoltre, domenica si terrà il primo raduno di auto Ferrari, insieme alla tradizionale esposizione di auto d’epoca. Questa attività offrirà agli appassionati e ai curiosi la possibilità di ammirare veicoli di grande valore e bellezza. Tra le altre attrazioni della Sagra, si segnala la seconda edizione del premio “Costoluto d’argilla”, un riconoscimento speciale dedicato ai migliori pomodori costoluti. I più piccoli potranno divertirsi con una serie di giochi organizzati per loro durante la giornata. Un’altra opportunità imperdibile è la degustazione della bruschetta preparata con i pomodori costoluti cresciuti localmente. La degustazione si svolgerà in due sessioni: dalle 10:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 17:30, offrendo così a tutti la possibilità di assaporare questo prelibato piatto. La giornata di domenica si concluderà con la “Cena dell’agnolotto”, che avrà luogo alle 19:30 presso l’Area Pro Loco. La serata si chiuderà in bellezza con la musica dell’orchestra Marianna Lanteri, che inizierà a suonare alle 21:30, offrendo una performance che promette di rendere l’ultima serata della sagra davvero indimenticabile. Informazioni utili Per ottenere maggiori dettagli sul programma completo della 47ª Sagra del Pomodoro Costoluto e per pianificare al meglio la propria partecipazione, è possibile consultare il sito ufficiale della Pro Loco di Cambiano. Inoltre, coloro che desiderano iscriversi alla pedalata di domenica 1 settembre possono farlo seguendo il seguente link. .

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patata

Sagra della Patata – Gustiamoci il Pianalto 2024: tre giorni di tradizione e gusto a Villastellone

Villastellone si prepara ad accogliere la sesta edizione della Sagra della Patata – Gustiamoci il Pianalto, un evento che celebra le eccellenze del territorio con un fine settimana all’insegna della tradizione, della buona cucina e del divertimento. Quest’anno, la manifestazione si terrà dal 20 al 22 settembre 2024, un giorno in più rispetto alle edizioni precedenti, offrendo un programma ancora più ricco e variegato. Sapori e musica La sagra prenderà il via venerdì 20 settembre alle 18:30 in piazza Libertà e al Palarane con l’apertura del “Villaggio Pro Loco”. Qui, almeno sei Pro Loco provenienti dai comuni del Distretto del Cibo si uniranno alla Pro Loco di Villastellone per offrire una serata all’insegna della gastronomia locale. Ogni Pro Loco proporrà piatti tipici del proprio territorio, mentre la Pro Loco di Villastellone delizierà i partecipanti con specialità a base di patata, l’indiscussa protagonista della sagra. La serata continuerà con musica dal vivo a cura della Band Starlights, promettendo un’atmosfera festosa e coinvolgente. Il secondo giorno di sagra, sabato 21 settembre, le attività avranno inizio alle 16:00. La piazza si animerà con attività di intrattenimento, musica e aperitivi per tutti i gusti. A partire dalle 19:00, al “Villaggio Pro Loco” al Palarane si darà il via alla distribuzione della cena, dove i sapori del Pianalto saranno ancora una volta protagonisti. La serata si concluderà con un DJ Set a cura del gruppo Super Dance Party, per una notte di musica e divertimento. Tra tradizione e mercato La giornata di domenica 22 settembre si aprirà presto, alle 9:00, con la camminata gastronomica “Gustiamoci il Pianalto 2024”. Questo percorso tra le campagne villastellonesi offrirà ai partecipanti una colazione contadina e la possibilità di assistere a una dimostrazione di raccolta delle patate in campo, un’esperienza unica per riscoprire il legame con la terra e le sue tradizioni. Durante l’intera giornata, la piazza ospiterà una mostra mercato con la partecipazione di aziende agricole locali, banchi di Campagna Amica, commercianti, associazioni, hobbisti ed espositori di trattori d’epoca, offrendo un’ampia gamma di prodotti e curiosità. Alle 12:00, il “Villaggio Pro Loco” riaprirà per il pranzo, con piatti gustosi che celebrano le tradizioni culinarie del Pianalto. Nel pomeriggio, la festa continuerà con balli occitani, animati dal gruppo Li Destartavelà, per chiudere la sagra con un tocco di cultura popolare.

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