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Sagra della Zucca

Santena celebra la zucca, un’eccellenza locale

La Sagra della Zucca di Santena, giunta alla sua 9ª edizione, è pronta a celebrare l’autunno e le eccellenze locali sabato 16 e domenica 17 novembre 2024. Questo evento non è solo un momento di festa. È un’occasione per esaltare la zucca, prodotto di punta del territorio, e per promuovere una filiera alimentare sostenibile. Organizzata in collaborazione con la Pro Loco Santena e il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, la manifestazione valorizza l’agricoltura locale. Incoraggiando, così, un consumo consapevole e il rispetto per l’ambiente. La zucca: protagonista in tavola Sabato e domenica, piazza Martiri della Libertà si trasformerà in un’area street food dove la zucca sarà protagonista di numerose preparazioni culinarie, dalle ricette tradizionali a quelle più creative. I visitatori potranno gustare piatti locali e innovative interpretazioni che esaltano le proprietà e il gusto di questo versatile ortaggio. In particolare, le specialità a base di zucca, preparate con ingredienti locali e di qualità, rappresentano un omaggio alla ricchezza agricola della zona. Promozione del prodotto locale La Sagra si impegna a far conoscere l’importanza della produzione a km 0 e della stagionalità. Attraverso le attività dedicate alle famiglie e ai più piccoli, organizzate dal Distretto del Cibo e dall’azienda agricola La Collina, i visitatori potranno esplorare da vicino l’origine dei prodotti, apprendere le pratiche agricole e scoprire come la coltivazione della zucca e di altre eccellenze locali contribuisca a mantenere vive le tradizioni del territorio. Oltre alle degustazioni, la Sagra della Zucca propone una conferenza tematica dal titolo “È tutto Bio? Dalle Bioplastiche allo spreco di cibo”, in collaborazione con il Consorzio Chierese per i Servizi e Biorepack. Questo dibattito approfondirà questioni legate alla sostenibilità e al futuro dell’agricoltura, evidenziando il ruolo dei prodotti locali e dell’innovazione green. Questa sagra non è solo un evento festivo. È una vera e propria occasione per sostenere l’agricoltura e il prodotto tipico di Santena, la zucca, che racchiude in sé la storia, il lavoro e la passione per il territorio.

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Fiera di San Martino

La Fiera di San Martino a Chieri: tradizione, sostenibilità e innovazione

Anche quest’anno, Chieri si prepara ad accogliere la storica Fiera di San Martino, che dal 9 al 12 novembre animerà le piazze e le vie cittadine. Questa fiera, che ha raggiunto la sua 46° edizione, è una celebrazione delle radici agricole del territorio, proiettata al futuro grazie a un programma ricco di eventi e iniziative che uniscono tradizione e innovazione, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. L’edizione di quest’anno promette di coinvolgere cittadini e visitatori con un’ampia gamma di eventi, dalle degustazioni enogastronomiche agli spettacoli, passando per convegni sull’agricoltura sostenibile e momenti dedicati ai più piccoli. La fiera è organizzata in collaborazione con il Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese, un’associazione territoriale che promuove la qualità e sostenibilità delle risorse locali, ponendo l’accento su una filiera agricola responsabile e valorizzando le eccellenze locali. Il programma della Fiera: eventi per tutti Sapori in Fiera, che si terrà in Piazza Cavour, sarà il fulcro enogastronomico della manifestazione. Qui, produttori locali offriranno al pubblico degustazioni dei prodotti tipici, dai formaggi e salumi alle specialità dolciarie come il celebre Galucio ‘d Cher, un dolce a forma di galletto che fino agli anni ’70 era molto amato dai bambini. Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese sarà protagonista, promuovendo le sue eccellenze alimentari e offrendo l’occasione di scoprire le tipicità del territorio, tra cui la Freisa di Chieri, uno dei vini DOC che rappresenta l’identità enologica locale. La sostenibilità sarà uno dei temi centrali dell’edizione, con due importanti convegni: “Il nuovo ruolo dell’agricoltura al servizio delle comunità e dell’ambiente” e “Coltivare il futuro: etica e innovazione nell’agricoltura sostenibile”, organizzati con il supporto del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e del Politecnico di Torino. Questi incontri metteranno in evidenza come l’agricoltura possa rispondere alle sfide ambientali e sociali attuali, contribuendo alla tutela del territorio e al benessere delle comunità locali. Cultura e divertimento per tutta la famiglia Oltre alle proposte enogastronomiche, la Fiera di San Martino offrirà un ventaglio di attività culturali e di intrattenimento, adatte a tutta la famiglia. Uno spettacolo comico in lingua piemontese darà il via ufficiale alla manifestazione il 8 novembre, mentre durante il weekend saranno proposti laboratori per bambini, spettacoli itineranti, e un’esposizione di piccoli animali e macchinari agricoli. Inoltre, la biciclettata organizzata in collaborazione con il Distretto del Cibo consentirà di esplorare le bellezze paesaggistiche e storiche del Chierese. Gli amanti della gastronomia potranno partecipare a masterclass di spillatura di birra, laboratori di panificazione e show cooking dedicati a prodotti locali. I ristoranti e i locali di Chieri proporranno nei loro menù piatti speciali con ingredienti forniti dai produttori del Distretto del Cibo, offrendo un’esperienza culinaria che rappresenta l’essenza del territorio. La Fiera di San Martino è molto più di un evento fieristico: rappresenta un’occasione per riscoprire il legame con il territorio e per sostenere l’economia locale, grazie anche alla presenza di Ascom Chieri e alle attività di sensibilizzazione verso il commercio locale. I visitatori potranno apprezzare la ricchezza culturale, storica e gastronomica del Chierese, immersi in un clima di festa e condivisione. Con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di Commercio di Torino e del MAB Unesco Collina Po, la Fiera di San Martino si riconferma un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire le eccellenze di Chieri, con uno sguardo attento alla sostenibilità, in sinergia con il Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese.

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bando massai distretto del cibo

Masaf: nuovo bando da 100 milioni di euro per i Distretti del Cibo

Il Ministero dell’Agricoltura lancia l’iniziativa per sostenere la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la competitività dei territori italiani  È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) il nuovo bando da 100 milioni di euro destinato ai Distretti del Cibo, un’importante iniziativa volta a promuovere la crescita delle economie locali italiane, migliorando al contempo la sostenibilità ambientale e la competitività delle produzioni agricole. Tra gli obiettivi centrali del bando ci sono la valorizzazione delle filiere, la riduzione dello spreco alimentare e il rafforzamento della sicurezza alimentare a livello nazionale. Tra i partecipanti al bando si conta anche il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, che coglie questa opportunità per promuovere investimenti strategici a sostegno della biodiversità produttiva e della sostenibilità ambientale. Secondo il presidente Roberto Ghio, il bando rappresenta un’opportunità per valorizzare e sostenere concretamente le filiere locali, attraverso progetti di sviluppo in grado di apportare significativi benefici alle economie locali. Il Distretto invita pertanto gli operatori con un programma di interventi definito a inviare le loro idee progettuali entro il 7 novembre 2024, utilizzando la piattaforma dedicata sul sito del Distretto, così da rispettare la scadenza del 14 novembre 2024 fissata dal Ministero. Il bando del Masaf prevede contributi a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili, con agevolazioni maggiori per i giovani agricoltori. Gli investimenti finanziabili includono una vasta gamma di interventi, tra cui: Le aziende che parteciperanno al bando dovranno sottoscrivere l’Accordo di Distretto, impegnandosi a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi condivisi, in linea con la visione del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e gli intenti del bando ministeriale. Le idee progettuali dovranno essere  descritte all’interno del Modulo sottostante “Proposta di investimento” ed inviate compilate al seguente indirizzo mail: chieresecarmagnolese@gmail.com. Per maggiori informazioni è possibile cliccare su ” leggi proposta investimento” e “bando” qui sotto.  Leggi proposta investimento Comunicazione bando

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Festa del bollito Montaldo

Riscoprire le tradizioni con la Festa del Gran Bollito alla Piemontese

Manca sempre meno alla Festa del Gran Bollito alla Piemontese di Montaldo Torinese. Quest’anno la manifestazione dedicata alla celebrazione della tradizione gastronomica locale e alla valorizzazione dei sapori autentici del Piemonte si terrà dal 25 al 27 ottobre 2024. La cucina piemontese vanta una lunga tradizione legata al bollito misto. Un piatto che unisce diversi tagli di carne bovina, solitamente accompagnati da verdure, salse e mostarda. La cena di sabato 26 e di domenica 27 ottobre offriranno agli ospiti l’opportunità di gustare questa ricetta preparata con ingredienti freschi e di qualità. La Polisportiva di Montaldo sarà la sede principale delle degustazioni, con un menù completo a 30 euro. Gli organizzatori sottolineano l’importanza di prenotare entro il 23 ottobre per garantire la partecipazione. La Festa del Gran Bollito alla Piemontese oltre la ricetta Oltre alla componente culinaria, la Festa del Gran Bollito alla Piemontese include un ricco di programma di attività pensate per coinvolgere tutta la comunità e promuovere la conoscenza del territorio locale. Il sabato pomeriggio, alle 15:30, è prevista una camminata conoscitiva del territorio accompagnata da una divertente caccia al tesoro per grandi e piccoli. L’Associazione X Bacco guiderà i partecipanti in un percorso alla scoperta delle bellezze locali, offrendo una prospettiva autentica sul legame tra natura, storia e gastronomia. La domenica mattina sarà dedicata a un tour guidato che porterà i visitatori alla scoperta della storia Montaldo, con partenza alle ore 9:00. Un modo per immergersi non solo nei sapori, ma anche nelle tradizioni culturali del paese. La Festa del Gran Bollito alla Piemontese non dimentica l’aspetto storico e commemorativo. Dopo la messa delle 9:45 presso la Chiesa San Vittore e Corona, l’inaugurazione dell’evento sarà alle 11:00. A partire dalle 15:30, invece, si potrà visitare una mostra permanente dedicata a Enrico Mattei, fondatore dell’ENI e leader della Resistenza cattolica, presso la Sala conferenze del Comune. Questa manifestazione rappresenta un momento importante per gustare le prelibatezze autentiche del territorio, immergersi nella cultura locale riscoprendo il legame tra territorio e gastronomia.

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Fiera d'Autunno

150 anni della Fiera d’Autunno a Castagnole Piemonte

La “150° Fiera d’Autunno” di Castagnole Piemonte si terrà dal 24 al 27 ottobre 2024, un evento che celebra la cultura agricola e le tradizioni locali. Oltre a includere manifestazioni come la “19° Sagra d’l Cariton”, il “13° Yellow Party” e il “1° Raduno trattori”, la fiera rappresenta un’occasione per evidenziare l’importanza del “Distretto del Cibo”, un’iniziativa regionale che mira alla valorizzazione delle produzioni locali e al rafforzamento delle politiche di collaborazione tra i comuni del territorio. Il Programma della Fiera d’Autunno Il giovedì 24 ottobre, la fiera aprirà con una serie di eventi culturali, tra cui la presentazione del libro “Come Ulisse” di Giuseppina Valla, seguita da una mostra iconografica che esplora il tema dell’emigrazione. La Coldiretti collaborerà per organizzare una serata dedicata ai prodotti locali. Venerdì 25 ottobre sarà la giornata dedicata agli appassionati di trattori, con il “1° Raduno trattori” accompagnato da una proposta gastronomica tipica, a base di fritto misto piemontese, e musica dal vivo. Questo evento punta a promuovere le eccellenze enogastronomiche locali all’interno del contesto del “Distretto del Cibo”. Il sabato 26 ottobre si concentrerà su esposizioni e intrattenimento. Dalle 16, verrà inaugurata una mostra di modellismo ferroviario, mentre in serata si terrà il “13° Yellow Party”, con una cena che includerà prodotti tipici, come salumi e formaggi locali, a sottolineare l’importanza del legame con il territorio. La Domenica della Fiera: Tradizione e Prodotti Locali Domenica 27 ottobre, la fiera raggiungerà il suo culmine con un’ampia rassegna di produttori agricoli e bancarelle commerciali distribuite per le vie del paese, accompagnate da un’esposizione zootecnica. Presso il Palafiera, il pranzo tradizionale “Disnè d’la fera” offrirà un menù composto da piatti tipici, come bolliti misti e formaggi locali, in linea con l’obiettivo del Distretto di promuovere e valorizzare le produzioni enogastronomiche della zona. Inoltre, sarà possibile acquistare il Caritôn, dolce tipico di Castagnole Piemonte, preparato secondo la ricetta tradizionale. Nel corso della giornata, sono previste anche altre attrazioni come raduni di auto storiche e tuning, mostre di modellismo e esposizioni iconografiche dedicate all’emigrazione, in collaborazione con varie associazioni locali. L’Iniziativa del Distretto del Cibo La “Fiera d’Autunno” non è solo un momento di aggregazione locale ma rientra in un progetto più ampio di promozione territoriale e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari attraverso il “Distretto del Cibo”. Questo progetto coinvolge 25 comuni e mira a sviluppare nuove sinergie tra le amministrazioni locali e le realtà produttive, migliorando la visibilità dei prodotti locali e favorendo una maggiore coesione territoriale. L’inserimento della fiera nel programma “Turismo delle radici”, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e finanziato tramite il PNRR e NextGenerationEU, rappresenta un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione delle tradizioni e delle produzioni locali, puntando a coinvolgere non solo gli abitanti del luogo ma anche gli italiani all’estero e gli italo-discendenti interessati a riscoprire le proprie origini.

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Fiera d'Autunno di Trofarello

Fiera d’Autunno di Trofarello: un impegno per la sostenibilità

La terza edizione della “Fiera d’Autunno” nel comune di Trofarello si terrà domenica 20 ottobre 2024 in Piazza Primo Maggio. L’evento celebra le eccellenze locali sensibilizzando il pubblico sui temi di maggiore attualità. Alla discussione aperta incentrata sull’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e sulla biodiversità interverranno: Franco Correggia, consulente scientifico, Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, Bruno Mecca Cici di Coldiretti Torino e le aziende agricole locali. Una tematica di urgente discussione quella relativa alle sfide che il cambiamento climatico pone all’agricoltura locale. Gli effetti sono già visibili. Dalle estati sempre più calde che stressano le colture, ai periodi di siccità che riducono la disponibilità d’acqua per l’irrigazione. Tali problemi non solo minacciano la produttività agricola, ma mettono a rischio l’equilibrio degli ecosistemi. Tradizione, clima e biodiversità alla Fiera d’Autunno di Trofarello Dopo l’inaugurazione ufficiale da parte delle autorità e l’accompagnamento musicale della Banda Santa Cecilia, prenderà via il dibattito pubblico. Tra gli appuntamenti da non perdere, c’è la merenda a base di amarene, prodotto tipico locale, per un momento gustoso che unisce tutti i partecipanti. Questa fiera diventa così un punto di riferimento non solo per gli abitanti di Trofarello, ma anche per chi, dai paesi vicini, vuole trascorrere una giornata all’insegna della convivialità e della riflessione. Un evento che unisce passato, presente e futuro, ponendo attenzione alle sfide ambientali, senza dimenticare la tradizione e il legame con il territorio.

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Galucio

Il Galucio ‘d Cher torna protagonista: il dolce tradizionale di Chieri rilanciato da Carreum Potentia ODV

Il Galucio ‘d Cher, dolce tipico della tradizione di Chieri e del Basso Piemonte, ritorna in produzione grazie all’iniziativa di Carreum Potentia ODV, organizzazione di volontariato senza scopo di lucro. Questo dolce, una pagnottella zuccherata a forma di galletto, a lungo dimenticato, ma ora verrà riproposto grazie a un progetto di recupero che ha coinvolto panetterie e pasticcerie locali. Il Galucio, chiamato in piemontese “galüciu”, era un dolce semplice, preparato anticamente con gli avanzi dell’impasto del pane, arricchito con burro e zucchero. Fino agli anni ’70 del Novecento, era una merenda popolare tra i bambini, prima che venisse soppiantato dalle merendine industriali. Oggi, questo prodotto verrà nuovamente messo in commercio, recuperando una tradizione che rischiava di andare perduta. Grazie a un’attenta ricerca storica e alla definizione di un Disciplinare di produzione che rispetta le caratteristiche originali (ingredienti, forma, dimensioni e gusto), il Galucio tornerà disponibile a partire da sabato 26 ottobre 2024, nelle seguenti 10 panetterie e pasticcerie di Chieri e dintorni: Il Galucio oggi Oltre alla sua storica funzione di merenda per bambini, il Galucio viene riproposto come brioche per la colazione. Oppure come snack pomeridiano, accompagnamento per la degustazione di vini del territorio (come Freisa, Malvasia e vermouth), o come dolce da servire a pranzo e cena. Il progetto di rilancio del Galucio sarà presentato martedì 22 ottobre 2024, alle ore 21.00, presso l’Auditorium Chiosso (via Conceria 2, Chieri). Con una degustazione in anteprima del dolce. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Chieri e realizzata in collaborazione con il Ciofs Santa Teresa di Chieri, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese e il Chieri ’76 Volleyball.

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Cardo, Bagna Cauda e Cipolla: i protagonisti di Andezeno

L’autunno in Piemonte è sinonimo di eccellenze culinarie e la Sagra del Cardo, della Bagna Cauda e della Cipolla ad Andezeno celebra la territorialità di questi sapori. Dall’11 al 13 ottobre 2024, si svolgerà il triplice appuntamento per tutti gli amanti della cucina tradizionale. Una tradizione lunga 49 anni per il cardo e 29 per la cipolla. Si tratta di un evento imperdibile per chi vuole riscoprire i piatti della tradizione e il legame profondo che unisce il cibo al territorio. Il Cardo bianco avorio e la Cipolla piattina di Andezeno rappresentano il cuore della produzione agricola locale. Questi prodotti trovano la loro espressione più autentica nella Bagna Cauda, simbolo della cucina piemontese. Gli agricoltori locali coltivano queste eccellenze con dedizione, garantendo prodotti di alta qualità che rispettano la tradizione. Bagna Cauda è sinonimo di convivialità La Bagna Cauda è molto più di un semplice piatto: è un rito che si consuma nelle fredde giornate d’autunno. Un vero e proprio momento di condivisione e convivialità. Una ricetta a base di aglio, acciughe e olio. Servita con verdure crude, tra cui il cardo e la cipolla, che ne esaltano il sapore unico e deciso. Durante la sagra, gli stand gastronomici offriranno la possibilità di degustare la Bagna Cauda, accompagnata da queste eccellenze agricole. Si riscopre così il piacere di una cucina semplice ma ricca di storia. Eventi e degustazioni ad Andezeno Venerdì 11 e sabato 12 ottobre, dalle 19:30, gli stand gastronomici saranno aperti per accogliere i visitatori. L’inaugurazione della sagra avverrà domenica 13 ottobre 2024 alle ore 10:00 in Piazza Italia. Tra una degustazione e l’altra, si potrà partecipare a una serie di attività. Masterclass enogastronomiche, dimostrazioni di ginnastica ritmica, passeggiate a cavallo e molto altro. L’evento è supportato dal Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e sottolinea l’importanza di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio. Molto più che una festa gastronomica, la Sagra de Cardo, della Bagna Cauda e della Cipolla è un evento che racconta la storia, la cultura e l’identità locale. Grazie alla partecipazione di agricoltori, produttori locali e appassionati di cucina, Andezeno diventa per tre giorni il palcoscenico perfetto per esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio. Alla riscoperta delle radici della cucina piemontese e promuovendo la sostenibilità oltre che la qualità dei prodotti agricoli.

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Sagra del Ciapinabò

Carignano celebra la Fiera Regionale del Ciapinabò

Da oltre tre decenni, Carignano, un comune in provincia di Torino, è il cuore della Fiera del Ciapinabò, che quest’anno celebra la sua trentunesima edizione dall’11 al 13 ottobre 2024. Questo evento autunnale, parte integrante del ricco programma delle iniziative del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, rappresenta una vetrina per la cultura enogastronomica locale e valorizza un prodotto tipico del territorio: il ciapinabò. Con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, la fiera è diventata un appuntamento immancabile per gli amanti della tradizione e della cucina piemontese. Il Ciapinabò: protagonista di sapori e cultura locale L’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 12 ottobre alle 10:30 in piazza Liberazione, ma già da venerdì 11 ottobre, alle 18:30, si apriranno le celebrazioni con “Salumi, che passione” presso l’ex salone consiliare di piazza San Giovanni. Questo evento, organizzato in collaborazione con l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi, è un omaggio alle eccellenze gastronomiche del Distretto del Chierese e Carmagnolese. L’Isola del Gusto, il centro enogastronomico della fiera, sarà attiva a partire da venerdì sera alle 19 e offrirà ai visitatori una varietà di piatti tradizionali a base di ciapinabò, dal classico risotto alla bagna caôda, fino alle originali Ciafrit, ovvero patatine fritte a base di topinambur. Oltre alle proposte culinarie, non mancheranno gli stand commerciali e artigianali, che saranno accessibili dalle 10 di sabato e dalle 9 di domenica, riflettendo l’impegno del distretto nel promuovere le eccellenze locali. La Fiera del Ciapinabò come espressione artistica e culturale Oltre alla cucina, la fiera si distingue per il suo ricco programma culturale e artistico. Gli amanti dell’arte potranno visitare le mostre di pittura di Giuseppe Bertinetti e Luigi Argentero, oltre a una mostra fotografica presso Villa Bona dedicata al Carnevale di Carignano, un evento che riflette le radici e le tradizioni del territorio. Per gli appassionati di agricoltura, invece, è prevista la diciannovesima edizione della Mostra locale dei bovini di razza Frisona in piazza Savoia, che comprenderà sfilate di animali, competizioni per giovani allevatori e dimostrazioni di mungitura, in linea con le tradizioni agricole del distretto. Radio Vida Network trasmetterà in diretta dalla fiera, offrendo la possibilità di seguire l’evento anche a distanza e avvicinando così un pubblico più ampio. La domenica vedrà inoltre la tradizionale transumanza delle mandrie bovine, un evento che celebra il legame tra territorio e allevamento, con un percorso che attraverserà il centro storico di Carignano, sottolineando l’importanza dell’agricoltura e della zootecnia nel Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese. Per maggiori dettagli e prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Carignano o la pagina Facebook dedicata alla Sagra del Ciapinabò. L’evento rappresenta un’opportunità unica per scoprire e celebrare i sapori, le tradizioni e la cultura di un territorio ricco di storia e di eccellenze gastronomiche.

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Sagra della Zucca di Sciolze

Trionfo di sapori locali con la Sagra della Zucca di Sciolze

Incontro di tradizione e sapori locali a Sciolze il 5 e il 6 ottobre con la Sagra della Zucca. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo e delle tradizioni locali. Un evento che, oltre a essere un’occasione di festa, si presenta come vetrina per la valorizzazione della filiera corta e dei prodotti a chilometro zero, in particolare della zucca. La sagra si aprirà sabato 5 mattina con la “Cammina Sciolze”, un’ escursione attraverso i paesaggi circostanti. La partenza è prevista alle 9:30 dagli impianti sportivi e sarà un’occasione per i partecipanti di esplorare le colline, immergendosi nella natura e apprezzando il territorio. Al termine della camminata, i partecipanti saranno accolti con un pranzo speciale a base di zucca nelle sue molteplici preparazioni. Sagra della Zucca sinonimo di cultura locale Domenica 6 ottobre, alle 9:30, in Piazza Italia, si aprirà il mercato della fiera con i produttori locali e artigiani. In questo modo si sostiene l’economia del territorio. Attraverso la collaborazione con Trifole&Trifole, associazione che promuove la cultura del tartufo piemontese, si consolida una sinergia tra i diversi attori della filiera agricola dimostrando l’importanza di eventi come questo che si dedicano alla celebrazione di prodotti locali. La Sagra della Zucca è anche promozione della cultura locale e coinvolgimento delle famiglie in attività educative. A partire dalle 11:00, della domenica, l’Associazione Il Melograno curerà un’area giochi per bambini, mentre gli alunni della Scuola elementare di Sciolze allestiranno un laboratorio-esposizione che mette in mostra la loro creatività. L’importanza di questi laboratori risiede nel sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità e del rispetto per il territorio. La fusione di gastronomia, arte e intrattenimento dimostra come l’evento sia radicato nella comunità e quanto essa rappresenti un momento di condivisione e partecipazione attiva per tutti. Grazie alla ricca offerta di prodotti locali, all’attenzione per la gastronomia e alle numerose attività culturali e ricreative, La Sagra della Zucca di Sciolze si conferma infatti un appuntamento molto apprezzato per chi desidera vivere un’esperienza autentica legata al territorio, ai suoi sapori e alle sue tradizioni.

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